Roma, 9 ottobre 2024 – Sono trascorsi 25 anni dalla firma, nel 1999, della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione (JDDJ) tra il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (PCPUC) della Chiesa cattolica e dalla Federazione luterana mondiale.
Per ricordare questo anniversario la Federazione ha pubblicato una liturgia speciale (in inglese) incoraggiando le chiese membro a utilizzarla nel Giorno della Riforma di quest’anno.
La liturgia di quest’anno fornisce una cornice per il culto ecumenico, riecheggiando la commemorazione congiunta del 2016 dei 500 anni della Riforma presso la cattedrale di Lund in Svezia. In vista del 500° anniversario della Confessione di Augusta nel 2030.
La Dichiarazione oltre alla firma della Federazione e della Chiesa cattolica romana il 31 ottobre 1999, ha visto la successiva adesione di metodisti, anglicani e riformati.
Questo percorso ecumenico storico afferma il consenso sulle verità fondamentali della dottrina della giustificazione e su come questa influisce sulla vita e sugli insegnamenti delle chiese.
Inoltre il riferimento alla Confessione di Augusta e al prossimo 500mo anniversario nel 2030, sottolinea che la confessione di fede primaria dei riformatori era “una proposta ecumenica alla chiesa del suo tempo”. Perciò oggi, possiamo “celebrare questo impulso ecumenico cercando di approfondirne l’impatto”.
La liturgia incorpora flessibilità, incoraggiando le chiese ad attingere alla “ricca eredità” nella comunione della Federazione selezionando inni e canti che risuonano con le tradizioni locali.
“Ogni contesto e lingua – si legge nella prefazione – ogni tempo e luogo, troveranno inni, canti e canti che adempiono al particolare ruolo assegnato nella preghiera“.
I suggerimenti includono inni di varie tradizioni cristiane e canti della comunità ecumenica di Taizé. Le chiese sono anche incoraggiate a coinvolgere i giovani in vari ruoli, usare lingue diverse ove appropriato e condividere la leadership laddove vi sia partecipazione ecumenica.