Roma, 11 gennaio 2024 – La Chiesa Evangelica in Germania (EKD) celebra i 75 anni del proprio sinodo. Fu infatti il 9 gennaio del 1949 che le Chiese Luterane, Riformate e Protestanti, che si erano già unite nell’EKD, tennero il loro primo sinodo comune a Bielefeld.
L’obiettivo era quello di realizzare un nuovo inizio della Chiesa protestante dopo la fine del regime nazista. Martin Niemöller, allora vicepresidente della Chiesa regionale del Württemberg, si trovò a dover sostituire, Theophil Wurm, Presidente del Consiglio dell’EKD.
Sotto il nazionalsocialismo, Niemöller, era stato uno dei principali rappresentanti della Chiesa confessante, fondata a Wuppertal-Barmen nel 1934. Chiesa confessante in contrapposizione alle chiese protestanti ufficiali allora allineate al regime.
Il primo Presidente del Sinodo della EKD fu il successivo Presidente federale Gustav Heinemann.
L’ordine del giorno del primo sinodo, a cui parteciparono anche i rappresentanti delle Chiese regionali dell’ex DDR, fu caratterizzato dai problemi dell’immediato dopoguerra.
Alcuni temi rimasero di attualità per molto tempo: ad esempio la situazione degli sfollati dai territori orientali. Nella seconda riunione, tenutasi ben dieci anni dopo, nel 1959 a Berlino-Weißensee, il Sinodo si espresse sulla complicità dei cristiani protestanti nei crimini commessi dai tedeschi contro il popolo ebraico.
L’attuale presidente del Sinodo, Anna-Nicole Heinrich ritiene che uno dei compiti per il futuro sia quello di capire “come possiamo sostenere le persone nella loro fede, come possiamo trasmettere il messaggio di Cristo e ispirare le persone con esso“.
Nel sinodo, i rappresentanti delle Chiese regionali, i teologi e i laici lavorano insieme per costruire il cammino dell’EKD.
Per Andreas Lange, vicepresidente dell’EKD, si tratta di un lavoro che richiede tempo e a volte è faticoso. “Ma non potrei immaginare di guidare la Chiesa in un altro modo“, spiega Lange, che è anche sovrintendente luterano della Chiesa regionale di Lippe.
Il sinodo – il cui nome in greco antico significa “cammino comune” – è uno dei tre organi di governo della Chiesa evangelica in Germania (EKD). Tra le altre cose, il sinodo discute e decide sulle leggi della Chiesa e sul bilancio.
Gli altri organi di governo sono il Consiglio della EKD e la Conferenza della Chiesa. Oggi fanno parte dell’EKD 20 chiese regionali protestanti.
Dal primo sinodo, la leadership è rimasta per più di 50 anni nelle mani degli uomini. Nel 2003, Barbara Rinke è diventata la prima donna a dirigere l’Organizzazione. Dopo di lei, il posto di responsabile ha coinvolto diverse donne fino ad oggi: prima di Heinrich, studentessa di filosofia e assistente di ricerca, il posto è stato ricoperto da Irmgard Schwaetzer e Katrin Göring-Eckhardt (rispettivamente impegnate anche in politica nell’FDP e nei Verdi).
Uno dei temi centrali attualmente affrontati dal Sinodo dell’EKD è la rivalutazione della violenza sessuale nella Chiesa protestante. Quest’anno saranno affrontati anche i temi della migrazione e dei diritti umani.
In seguito alle recenti dimissioni della teologa Annette Kurschus da presidente del Consiglio dell’EKD, il ruolo di presidente è stato assunto dalla Vescova luterana di Amburgo Kirsten Fehrs. Nel prossimo autunno sono previste le elezioni per il rinnovo della carica.
Il Sinodo dell’EKD, tuttavia, ha davanti a se molte sfide che puntano all’inclusione dei gruppi sociali attualmente poco o per nulla rappresentati. Un dato che Anna-Nicole Heinrich ritiene meriti oggi attenzione verso un cambiamento.
Foto di copertina, ©Archivi federali/183-R95855/CC-BY-SA 3.0/commons.wikimedia