Roma, 13 dicembre 2022 – Dal 2020, la Chiesa Evangelica Tedesca (EKD) e la Società tedesca di studi sull’Europa Orientale (DGO), insieme all’organizzazione bielorussa per i diritti umani, Viasna, si battono per il rilascio di 1448 i prigionieri politici in Bielorussia.
Insieme a loro: Jürgen Habermas, la premio nobel per la letteratura Herta Müller, Bodo Ramelow, Carolin Emcke, Anne-Sophie Mutter, Milo Rau, Sibylle Berg e tanti altri.
Anche la Presidente del Sinodo dell’EKD, Anna-Nicole Heinrich, insieme al Presidente della DGO, Ruprecht Polenz, hanno voluto ricordare questo impegno perché non cada nell’oblio.
”Queste 1448 persone, scrive Anna-Nicole Heinrich, sono imprigionate innocentemente, solo perché si sono battute per la libertà, la democrazia e i diritti umani“.
Arresti e condanne eseguite nel silenzio generale che rischiano di cadere nel dimenticatoio. Per Ruprecht Polenz “questo è esattamente ciò che vuole il regime Bielorusso: che le persone imprigionate siano dimenticate. Per questo è ancora più importante tenersi in contatto: Soprattutto ora, a Natale, vogliamo inviare conforto e speranza nella solitudine della prigionia come segno politico”.
L’iniziativa è anche un invito: partecipare alla campagna sul sito www.100xSolidarität.de volta a sensibilizzare il Governo Bielorusso al rilascio di questi prigionieri.
Insieme, Heinrich e Polenz affermano: “Verrà il momento in cui il popolo bielorusso vivrà in un Paese democratico governato dallo Stato di diritto. Non rinunceremo a questo sogno e a questa speranza”.
Anna-Nicole Heinrich, scrivendo alla giornalista Kacjaryna Andrėeva, ha detto: “voi prigionieri ricordate a tutti i cittadini europei quanto sia preziosa e non scontata una vita in libertà e dignità. E quanto sia importante lottare per la libertà!“.
Kacjaryna Andrėeva (nata nel 1993) ha lavorato come giornalista per il canale televisivo Belsat. Arrestata il 15 novembre 2020 dopo aver raccontato in diretta televisiva la manifestazione a Minsk brutalmente repressa dalla polizia. Dopo una prima condanna a due anni di reclusione, nel 2022, in vista della scarcerazione, viene nuovamente accusata e condannata ad altri otto anni e tre mesi di detenzione.
Insieme a lei, prigioniero anche Maksim Znak (nato nel 1981), avvocato noto a livello internazionale per aver difeso Maria Kalesnikova, icona del presidium del Consiglio di coordinamento formato durante le proteste bielorusse del 2020 in opposizione al governo di Aljaksandr Lukašėnka. Znak arrestato all’inizio di settembre nel 2020: condannato a 10 anni di reclusione un anno dopo per cospirazione e fondazione di un’organizzazione terroristica. Ha registrato la vita quotidiana nelle carceri bielorusse nel libro “Zekamerone. Storie dal carcere”, che sarà pubblicato in Germania nel gennaio 2023.
A lui Ruprecht Polenz ha scritto: “Sappiamo che è stato per il solo fatto di aver usato la legge per difendere quanti erano impegnati per la libertà e la democrazia. Contro l’oppressione e i brogli elettorali. Non siete stati dimenticati!”.
Fonti:
- Lettera della Presidente del Sinodo EKD
- Lettera del Presidente della DGO
- Nota stampa EKD, https://www.ekd.de/briefe-zu-weihnachten-nach-belarus-76602.htm