Roma, 4 luglio 2024 – A partire da questa domanda, nei giorni scorsi Wilfried Engemann, dopo 13 anni di insegnamento alla Facoltà di teologia evangelica di Vienna e 30 anni di lavoro universitario in totale, torna in Germania per il pensionamento.
Engemann, nato a Dresda nel 1959, ha seguito un percorso di formazione non comune. Dal diploma al politecnico all’apprendistato come falegname nel 1975. Per diventare operaio specializzato e, infine, iscriversi al seminario teologico di Lipsia nel 1977 e iniziare così il percorso che lo porterà dal vicariato nella Chiesa evangelica luterana della Sassonia verso l’insegnamento universitario.
Teologia pratica e teologia praticata
Nel suo lavoro universitario il professor Engemann si è più volte chiesto come possiamo, come evangelici, rimettere l’uomo, la donna al centro del discorso teologico.
Nella dogmatica protestante la dottrina della giustificazione è considerata il cuore della teologia della Riforma.
Frasi come “non dobbiamo guadagnarci la grazia di Dio”, oppure “siamo accettati da Lui così come siamo” suonano familiari.
Tuttavia, ammette Engemann a partire dall’analisi di oltre mille sermoni dei suoi studenti, il fatto che un atto di giustificazione venga dichiarato come l’esperienza chiave della fede protestante e propagato come un’idea fondamentale della teologia protestante “si è rivelato una premessa difficile che spesso mette in pericolo il compito della predicazione e può essere in ogni caso caso facilmente frainteso.”
Un appello appassionato per una vita di fede nella libertà e nella dignità
Ecco, quindi e per Engemann, il compito del sermone che, nel suo commiato all’Università viennese, tiene a precisare. Il genere retorico del sermone non può ridursi né ad un’accusa né una difesa, né ad una breve conferenza sulla teologia della giustificazione o una discussione biblica.
Il sermone è una “appassionata richiesta di una vita di fede nella libertà e nella dignità”. Nella consapevolezza, ha proseguito, che “i termini e le formule dogmatiche non sono vangelo“.
Il sermone, in quanto discorso pubblico e situazionale, dovrebbe almeno “nascere dal dialogo con coloro ai quali è rivolto”.
Per farlo deve allora avvalersi di “argomenti comprensibili, convincenti e ben informati, come si conviene a una supplica”. Tanto più quando si tratta di temi antropologici che sono oggetto di ricerca anche in altre scienze, come il “significato della nostra volontà nell’esperienza di libertà e schiavitù, il dono e il ricevimento dell’amore“. Ed ancora la consapevolezza della dignità e della mancanza di dignità nel tentativo “di vivere una vita gioiosa e realizzata”.
Una ricerca di scopo
Engemann ha infine osservato che, l’analisi dei sermoni dei suoi studenti, alimenta il sospetto che “gli appelli diffusi” e “i riferimenti alla dottrina della giustificazione che sembrano routine in modo molto specifico” mancano di scopo. Sembrano cioè privi di riferimenti concreti ai contesti di vita in cui sono predicati.
Per Engemann è invece più interessante un tipo di insegnamento e studio della teologia in cui le domande e le risposte teologiche possano svilupparsi con riferimento alla esistenza concreta: facendo “uso” della propria persona.
L’importanza dell’esperienza di vita concreta, a partire da quella dei pastori e delle pastore, permette una semplicità di comunicazione del Vangelo che, infine, non sia legata a nulla che loro per primi e prime non hanno compreso e perciò trovato utile.
Fonti e Note biografiche Fonte, servizio stampa epdÖ, Evangelische Kirche in Österreich Foto in copertina e nell'articolo, ©evang.at-etf/Erich Foltinowsky Wilfried Engemann Nato nel 1959 a Dresda, nel 1975 consegue il Diploma del Politecnico generale “Fritz Heckert” a Karl-Marx-Stadt (oggi: Chemnitz). Nel 1975-1977 inizia l'apprendistato come falegname presso l'azienda edile VE “Wilhelm Pieck” Karl-Marx-Stadt conseguendo la qualifica di operaio specializzato. Dal 1977 al 1983 ha studiato teologia protestante al Seminario teologico di Lipsia, e dal settembre 1983 all'agosto 1984 ha svolto il Vicariato nei comuni di Lipsia–Schönefeld e Lipsia–Sellerhausen (Chiesa regionale evangelica luterana della Sassonia). Dal settembre 1984 all'agosto 1989 assistente al Seminario teologico di Lipsia, inizialmente per le materie Antico Testamento e teologia pratica, dal 1986 per teologia pratica. Nell'aprile 1985 consegue il Dottorato in teologia pratica presso l'Università di Rostock sulla rilevanza dei processi psicologico-comunicativi per le questioni omiletiche, pubblicato sotto: Struttura della personalità e sermoni. Dal settembre 1989 al maggio 1990 Vicariato (II) nell'Ev. Johannes Parish Greifswald (Chiesa evangelica della Pomerania) e dal mese di giugno 1990 viene assegnato alla 1a parrocchia di St. Marien, Greifswald. Nel mese di giugno 1990 consegue l'abilitazione presso l'Università Ernst Moritz Arndt di Greifswald, pubblicata sotto: Semiotic Homiletics. Premesse – analisi – conseguenze e, sempre da questo mese e fino all'agosto 1994 è pastore presso la chiesa di St. Mary e docente privato di teologia pratica all'Università Ernst Moritz Arndt di Greifswald. Nell'aprile 1994 viene nominato professore alla cattedra di teologia pratica presso l'Università Wilhelms della Westfalia a Münster e dal settembre 1994 all'agosto 2011 è Professore di teologia pratica e predicatore universitario presso l'Università Wilhelms della Vestfalia a Münster. Arriva a Vienna nel novembre 2010 con la nomin alla cattedra di Teologia Pratica presso l'Istituto di Teologia Pratica e Psicologia Religiosa dell'Università di Vienna. Autore e curatore di numerosi articoli, monografie, manuali e periodici.