Roma, 6 novembre 2024 – La Federazione Luterana Mondiale (LWF) incoraggia le Chiese membro a suonare una nuova raccolta di 80 canti raccolti da tutte le regioni parte della Federazione stessa.
L’occasione è data per i 500 anni dal primo innario di Martin Lutero. Questi primi 80 inni, quindi, sono soltanto l’anticipo del prossimo Global Lutheran Songbook.
I nuovi inni saranno disponibili online fino a Pasqua 2025 in questa che è una fase pilota. Adesso, quindi, tocca alle Chiese. Che sono invitate a registrarsi e a cantare. Magari anche ad adattare gli inni per arricchire la pubblicazione finale che sarà composta da circa 300 canti.
Cantare è pregare due volte
Così diceva Sant’Agostino. Il lavoro della LWF è stato coordinato d Uwe Steinmetz, musicista e jazzista della Chiesa evangelica luterana in Baviera, che ha collaborato con musicisti da ogni parte del mondo.
“Finora abbiamo ricevuto richieste da 15 paesi – dice Steinmetz – e ho ascoltato resoconti entusiasti delle presentazioni al simposio sulla musica delle chiese nordiche tenutosi di recente a Copenaghen“.
“Vedere le persone pronte a provare canzoni e musica di altre chiese è stata un’esperienza molto positiva. Di solito le persone dicono, ‘oh, è difficile per la nostra congregazione’ e sento che siamo a un punto nella comunione della FLM in cui possiamo iniziare a chiederci: ‘E cosa significa questa canzone, questo inno, per le nostre culture oggi?” ha detto Steinmetz.
“Una comunione cantata: pellegrinaggio, libertà, appartenenza”, questo il sottotitolo del libro dei canti. Una frase che racchiude la vicinanza tra le tradizioni storiche e quelle più moderne, sottolineando che gli inni sono pensati per essere espressioni vive di fede piuttosto che testi statici.
Ogni inno è perciò visto come un pellegrinaggio: che invita i credenti a esplorare nuovi orizzonti pur rimanendo radicati nella tradizione.
Creare un ponte tra cultura musicale e religiosa
Un risultato che, mentre unisce culture musicali e religiose, evidenzia la diversità del culto, funge da piattaforma per il dialogo e la comprensione reciproca all’interno della variegata tradizione luterana. Per celebrare l’eredità dell’Achtliederbuch di Lutero, ma anche per rispondere alla necessità di espressioni di fede contemporanee che risuonino con la comunità cristiana globale di oggi.
Una comunità cristiana che vuol partecipare alla creazione di una Chiesa globale fatta di suoni anziché di pietre.
La pubblicazione è il frutto della collaborazione tra la LWF, l’Istituto di studi liturgici della Chiesa evangelica luterana unita di Germania (VELKD) e dell’Università di Lipsia.