Roma, 8 novembre 2024 – Durante la notte tra il 9 ed il 10 novembre del 1938, una ondata di violenti pogrom antisemiti si diffuse in tutta la Germania. Ma anche in Austria e nella regione dei Sudeti in Cecoslovacchia. Kristallnacht, la notte dei cristalli, così ricordata per via delle schegge di vetro dei negozi, delle case e delle sinagoghe sparsi per le strade. In realtà i pogrom si svolsero per più giorni, e non solo di notte. Tuttavia la definizione “notte dei cristalli” è usata per minimizzare un fatto terribile e drammatico.
La Conferenza episcopale della Chiesa Evangelica Luterana Unita in Germania (VELKD) ha ribadito il proprio orrore per il fatto che ancora oggi “gli ebrei in Germania devono nuovamente temere per la propria sicurezza in misura allarmante“.
La dichiarazione (qui in tedesco), continua: “È una vergogna per il nostro Paese che il numero di reati antisemiti sia raddoppiato rispetto all’anno precedente. Ci vergogniamo profondamente quando i genitori ebrei dicono con preoccupazione ai loro figli di non identificarsi come ebrei, quando le istituzioni ebraiche – memoriali, cimiteri, sinagoghe – devono essere protette dalla polizia […]“.
La VELKD si chiede dove siano oggi al sicuro gli ebrei nel mondo? Con la consapevolezza che sentimenti mai del tutto sopiti, con l’orrore del conflitto in Palestina, possano esplodere ancor più violentemente.
Dal “richiamo all’ebreo Gesù” – prosegue la nota – consegue l’obbligo speciale di promuovere una coesistenza senza paura, pacifica e solidale di tutte le persone. Proprio nello spirito della Torah: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Levitico 19:18). La Chiesa luterana “fa appello a tutti coloro che vivono in Germania, siano essi credenti o non credenti, per trasformare il Paese dell’ex terrore nazista in una terra di fiorente diversità, di rispetto reciproco e di pace incrollabile in tempi di crescente misantropia e violenza“.
Per saperne di più
La notte dei cristalli, qui (in italiano)