
Crisi del debito: appello per una economia più giusta
La Federazione Luterana Mondiale si unisce ai leader religiosi ed invita i governi ad azioni concrete di giustizia economica.
La crisi del debito devasta i Paesi più poveri
In un appello congiunto, leader di diverse fedi sollecitano azioni governative per risolvere la crescente crisi del debito globale. La Federazione Luterana Mondiale (LWF) ha pubblicato una dichiarazione in cui si evidenzia l’impatto devastante del debito sui paesi più poveri. La dichiarazione sottolinea come il debito ostacoli lo sviluppo sostenibile e perpetui la povertà. 3,3 miliardi di persone, quasi metà della popolazione mondiale, “vivono ora in paesi che spendono di più per il pagamento del debito che per la salute, l’istruzione o le misure climatiche salvavita“.
Un appello alla giustizia economica
I leader religiosi chiedono la cancellazione del debito per le nazioni più vulnerabili. Sostengono che le attuali politiche economiche globali aggravano le disuguaglianze. La dichiarazione invita i governi a riformare il sistema finanziario internazionale per promuovere equità e solidarietà.
L’impatto della pandemia
La pandemia di COVID-19 ha esacerbato la crisi del debito. Molti paesi hanno aumentato i prestiti per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica. Questo ha portato a livelli di debito insostenibili, mettendo a rischio servizi essenziali come sanità e istruzione.
Il ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali
La dichiarazione critica il ruolo di istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Ed evidenzia come le loro politiche spesso impongano austerità ai paesi debitori, aggravando le condizioni di vita delle popolazioni. I luterani, insieme a tutti i leader religiosi coinvolti chiedono un approccio più compassionevole e giusto nella gestione del debito.
Un invito all’azione
La Federazione esorta le comunità di fede a mobilitarsi e a sensibilizzare le proprie Chiese sull’argomento. Incoraggiando l’advocacy a livello locale e internazionale per influenzare le politiche governative. La dichiarazione si conclude con un appello alla solidarietà globale per costruire un futuro più giusto e sostenibile.