Roma, 6 dicembre 2024 – “Ma i luterani lo festeggiano il Natale”? Quante volte sentiamo ripetere questa domanda e chissà quante volte è pensata e magari per pudore ed educazione non pronunciata.
In Italia le chiese protestanti sono certo una minoranza e permane nel Paese ancora una conoscenza precaria dei cristiani e delle cristiane che cattolici non sono.
Spesso si arriva alla Chiesa Luterana per curiosità oppure per il nome del suo famoso fondatore, Martin Lutero.
Per lo più i luterani, come gran parte dei protestanti in Italia, sono ritenuti al pari dell’unicorno: esseri mitologici ed estranei alla normalità…religiosa.
Eppure i luterani esistono, sono cristiani e celebrano persino molte ricorrenze comuni a tanti altri, se non a tutti, i cristiani del mondo.
Durante questo tempo d’Avvento, ad esempio, alla domanda iniziale se ne aggiungono molte altre. Semplice curiosità, certo, ma anche stupore nello scoprire che nelle Comunità luterane della CELI il tempo di avvento è ricco di fermento e di iniziative.
La Corona d’Avvento
In generale i cristiani in molti paesi hanno adottato varie tradizioni durante l’Avvento: l’accensione delle candele o la preparazione delle corone d’Avvento sia in chiesa che in casa per contrassegnare ogni domenica verso il Natale.
La corona è fatta di rami e piante sempreverdi disposte a forma di cerchio per rappresentare la vita eterna. In origine la corona era composta da quattro candele; tre candele viola o blu riferite ai colori liturgici e una candela rosa accesa la terza domenica di Avvento. Quest’ultima domenica è conosciuta come Gaudete , che significa “rallegratevi” in latino e deriva proprio dal verso della lettera ai Filippesi citato in questa pagina.
Normalmente l’anno liturgico delle Chiese Luterane si conclude a novembre, così il mese di dicembre, e proprio l’Avvento inaugura il nuovo anno della Chiesa.
Martin Lutero e l’albero di Natale
Quale sia il confine tra storia e leggenda non è sempre facile da stabilire. L’albero di Natale, così come lo conosciamo oggi, è entrato a far parte dei salotti e delle chiese (protestanti) in Germania, ma non soltanto, tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII secolo.
Ed ecco che, alla storia, si affianca il racconto. Il racconto di un ufficiale svedese ferito nella battaglia di Lützen nel 1632, e curato in una parrocchia vicina. In segno di riconoscenza per le cure ricevute l’ufficiale fece addobbare un albero con le luci, come era consuetudine nel suo Paese.
Tuttavia, si sostiene anche che Martin Lutero abbia reso popolare l’albero di Natale. Esistono incisioni che mostrano Lutero con la sua famiglia a Natale. In primo piano nell’immagine: una conifera decorata con candele. Ma che si tratti dell’incisione in acciaio di Carl August Schwerdgeburth “Lutero con la sua famiglia la vigilia di Natale del 1536 a Wittenberg” o dell’acquaforte di Gustav König “Le gioie invernali di Lutero nella cerchia della sua famiglia“, entrambe del XIX secolo, non rappresentano un’immagine storica. Gli artisti erano semplicemente guidati dalle immagini idealizzate di una serata natalizia in una famiglia borghese.
Ciò non significa che il salotto natalizio ai tempi di Lutero dovesse fare a meno di decorazioni sempreverdi. Già nel 1419, la confraternita dei panettieri di Friburgo in Brisgovia decorò un albero con pan di zenzero, mele, carta e noci colorate, secondo una tradizione locale.
È storicamente provato che nel 1521 il guardaboschi della città alsaziana di Schlettstadt (Sélestat) fu pagato per occuparsi del “Meyen“. Si tratta di un termine che indica l’albero festivo decorato nel periodo natalizio. Non certo con le luci, come le conosciamo noi, bensì con bacche rosse. Veniva eretto per rispetto della natura, che si rinnova continuamente. Quindi sembra che Lutero non abbia nulla a che fare con l’albero di Natale.
Anche se altri resoconti raccontano di Lutero che colloca candele sui rami degli alberi affinché brillassero nelle notti invernali d’Avvento.
Ad ogni modo, ogni Chiesa ha le sue tradizioni che celebrano il ricordo o servono per rafforzare il messaggio dell’Avvento.
Spesso si tratta di momenti comunitari in cui ci si ritrova insieme nell’impegno di rendere visibile la promessa di speranza del Natale. Insieme nell’impegno e nella convivialità. Proprio come accade nelle 15 Comunità luterane sparse per l’Italia.
Così, grazie al generoso e solidale contributo delle referenti della Rete per la Diaconia Luterana in Italia, sono state prodotte delle brevi clip video per i social della CELI per raccontare l’Avvento nelle nostre Comunità.
Qui ne troverete alcune, ma sui social, mano a mano che ci avvicineremo al Natale, potreste scoprirne di altre.