Roma, 3 ottobre 2024 – Si è aperta nelle scorse ore la seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità nella Chiesa Cattolica Romana. I lavori dei 368 membri venuti in Vaticano da ogni parte del mondo, proseguiranno fino al 27 ottobre prossimo.
A far parte della delegazione ecumenica che parteciperà ai lavori del Sinodo, il Segretario generale aggiunto per le relazioni ecumeniche della Federazione luterana mondiale (LWF), Prof. Dr. Dirk Lange.
Lange, unico luterano presente a questo Sinodo, parteciperà pienamente a tutte le sessioni previste, senza diritto di voto sulle conclusioni sinodali.
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Il Sinodo della Chiesa cattolica romana, riunisce vescovi cattolici e altri partecipanti, tra cui donne e laici, da tutto il mondo per discutere la portata delle riforme che l’attuale pontefice ha finora delineato.
Preceduto da due giorni di ritiro spirituale guidato dalle meditazioni di un prete domenicano e di una madre superiora benedettina che hanno posto l’accento sul significato dell’essere vivi oggi. “Specialmente – come ha osservato Lange – per un mondo che cerca, anela alla pace, alla comunità, a Dio“. Sfidandoci, ha proseguito “a pensare a cosa ci aggrappiamo per paura e per un certo malinteso su cosa significhi essere chiesa“.
Il Sinodo cattolico è un processo singolare, influenzato dalla spiritualità gesuita, che si concentra sulla consultazione, la discussione e la preghiera per discernere dove lo Spirito Santo sta conducendo la Chiesa (cattolica).
Un processo – ha rilevato Lange “rischioso e vulnerabile”. Cui bisogna quindi guardare con rispetto e attenzione per la scelta tutt’altro che scontata con “cui la Chiesa cattolica ha intrapreso questa strada, che si offre come modello per i nostri processi”.
Con questa sessione sinodale si porta a conclusione il processo di rinnovamento inaugurato da Papa Francesco nel 2021.
Un Sinodo attento all’ecumenismo
Tra le diverse iniziative l’11 ottobre, tutti i delegati prenderanno parte a un servizio di preghiera ecumenico che segna anche il 62° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II: inizio di apertura della Chiesa cattolica romana al dialogo con altri cristiani e con credenti di altre fedi.
Lange spera in una “sempre crescente attuazione del Concilio Vaticano II nella Chiesa cattolica, con la sua chiamata a una maggiore partecipazione e il suo invito a tutti noi a trovare vie per l’unità“.
Come luterani, afferma, “non possiamo mai smettere di chiederci cosa significhi essere una comunità, una vera comunione, libera dalla minaccia del clericalismo“.
Il cammino della Federazione luterana mondiale è anche un modo in cui si cerca di realizzare la sinodalità. Accogliendo la sfida a impegnarci in un processo di comprensione spirituale che continua a plasmare la comunione così che tutte le componenti che ne fanno parte non debbano più essere considerate come quote ma come parte integrante di una prassi consolidata.
Foto di copertina ©CatholicPressPhoto/A. Giuliani