Roma, 19 novembre 2024 – Prosegue il vertice delle Nazioni Unite sul clima, COP29, a Baku. Siamo oltre la metà dei lavori della Conferenza. Così il gruppo di giovani delegati della Federazione Luterana Mondiale ha riflettuto sul cammino svolto finora. Ma, soprattutto, come continuare a costruire speranza per un futuro di giustizia climatica: anche di fronte a una crisi che riguarda tutti gli esseri viventi sul pianeta.
La delegazione luterana, infatti, è composta da giovani provenienti da chiese affiliate in tutto il mondo. Giovani cristiani e luterani. Per descrivere il fondamentale rapporto tra fede e speranza come promessa di salvezza per tutte le forme di vita. Perciò è fondamentale compiere ogni sforzo possibile e necessario per proteggere tutta la Creazione.
Capacità di immaginare il cambiamento
La presenza dei Luterani alla COP offre ai giovani un’opportunità unica di considerare la giustizia climatica quale impegno concreto della loro spiritualità. Un impegno che orienta il cambiamento sociale e politico.
Ciò che i giovani luterani portano alla COP va oltre la semplice “energia giovanile“. È la capacità di immaginare di nuovo e davvero un mondo diverso: anche quando le cose possono sembrare difficili o addirittura senza speranza. Il problema più grande del mondo richiede le risposte più creative del mondo. E i giovani portano questa creatività fondata sulla speranza che viene da Dio e che perciò deve essere condivisa.
Rimanere saldi nella speranza
Il lavoro della Federazione intende la giustizia climatica come parte della giustizia intergenerazionale. Per difendere i diritti umani, partecipare alla giustizia di genere e alla difesa delle comunità e del loro futuro.
Partecipando alla sua terza COP, i giovani luterani ritengono utile riaffermare che le comunità vulnerabili devono essere sostenute con tutti i mezzi possibili. “I loro mezzi di sussistenza devono essere mantenuti, nessuno deve ancora morire di fame, nessuno deve rimanere vittima degli impatti del cambiamento climatico“.
Considerata una “COP finanziaria”, la COP29 mira a stabilire solidi meccanismi per il finanziamento di interventi di supporto alle emergenze climatiche in tutto il mondo. Tuttavia le opinioni su come raggiungere questo obiettivo sono ancora lungi dal trovare una sintesi.
Accanto alle intense negoziazioni da parte dei governi, “le comunità religiose partecipano per fornire responsabilità”, ma soprattutto fiducia nel processo.
Fiducia tanto a livello globale quanto a livello locale. Nelle piccole come nelle grandi azioni che, singolarmente e come Chiese, possiamo e dobbiamo intraprendere.
Consapevoli degli obiettivi possibili già oggi e di quelli più a lungo termine per definire una strategia frutto della fede dei luterani nel mondo. Impegni che la Federazione si adopera per tradurre in iniziative concrete attraverso le proprie Chiese membro.
Foto nell'articolo e in copertina ©LWF/Albin Hillert