Roma, 14 gennaio 2023 – Sono 15 le Comunità Luterane in Italia. Quindici luoghi sparsi in tutto il territorio nazionale che vivono immersi nei territori dove si trovano.
Spesso, a torto, si ritiene che le nostre Comunità, pure presenti nelle città italiane, costituiscano una sorta di extraterritorialità. Non di rado si immagina che i luterani italiani, con diversi membri di lingua tedesca, siano impermeabili a quel che succede loro intorno.
È la realtà a confermare quanto questo sia soltanto un pregiudizio. Sovente, infatti, le nostre Comunità sono luoghi delle città e per le città. Potremmo ben dire che essere una Comunità luterana significa fare la Comunità: con il dialogo, le relazioni e l’impegno nei territori.
Da sud a nord, da Napoli (con i Concerti d’Autunno che, grazie all’impegno di Riccardo Bachrach, sono organizzati dalla Comunità Luterana di via Carlo Poerio) ed oggi a Sanremo con la splendida collaborazione tra la Comunità Luterana e la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo che, dall’11 gennaio e fino al primo febbraio, per il secondo anno consecutivo, ha organizzato il Festival di Musica Barocca proprio nei locali della Comunità.
Ad informarcene è la presidente della Comunità Andrea Massias che, con tenacia e passione, ha tessuto e continua tessere col territorio collaborazioni e feconde relazioni. Breve la mail, interessante il contenuto. Piccoli tesori di impegno, proposte, iniziative che dicono molto più di quel potrebbe apparire.
“Una persona che riflette e tuttavia non consideri la musica come una meravigliosa opera di Dio, dev’essere proprio un ignorante e non merita di essere chiamato essere umano; non gli si dovrebbe fare ascoltare altro che il raglio degli asini e il grugnito dei maiali1”.
Martin Lutero non ammetteva tentennamenti sull’importanza della musica: era persuaso che avesse una funzione educativa ed etica che meglio si esprimeva nella partecipazione comunitaria durante le attività ecclesiastiche.
Da bambino aveva appreso a cantare, suonare il liuto e il flauto traverso ben sapeva riconoscere la buona musica di chiesa.
Le Comunità luterane in Italia, quindi, sono sovente luoghi che accolgono la musica, la praticano e la condividono: ad alti livelli.
D’altra parte nelle Comunità luterane non vengono adottate particolari restrizioni al repertorio che può essere eseguito, sacro o profano che sia.
Ne abbiamo parlato col Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, il Maestro Giancarlo De Lorenzo, per cogliere il senso di una collaborazione che allarga i “paletti della nostra tenda” e ci mette in relazione con la realtà dove viviamo.
Gianluca: Il Festival di Musica Barocca si svolgerà dall’11 gennaio, fino al prossimo primo febbraio, 7 appuntamenti che vanno dalla Scuola napoletana a quella Veneziana e a quella tedesca. Un repertorio unico in un contesto particolare, la Comunità Luterana di Sanremo. Come siete venuti a conoscenza della presenza luterana a Sanremo? È una conoscenza antica?
Giancarlo: Il rapporto con la Comunità luterana è antico: cordialissimo e proficuo. In particolare, quando il Teatro del Casinò di Sanremo è occupato, ad esempio per il Festival della Canzone italiana, cui peraltro la Fondazione presta anche parte della propria orchestra, abbiamo scelto la sede della Comunità Luterana, per il Festival della Musica Barocca. Proprio lo scorso anno ho ideato questo Festival, che quindi è oggi alla seconda edizione, riscuotendo un’enorme successo di pubblico. Quest’anno, ampliando il numero dei concerti, abbiamo voluto creare una relazione ideale, musicale tra il barocco della Scuola Italiana con quella tedesca (ad esempio con Telemann).
Gianluca: Come mai la scelta della Chiesa Luterana per questa stagione di Concerti?
Giancarlo: La scelta della Comunità luterana non è soltanto una scelta logistica: la chiesa, acusticamente e architettonicamente, è proprio adatta al repertorio che proponiamo. Una Comunità raccolta che permette la partecipazione del pubblico e dei musicisti. I nostri concerti, infatti, sono immersivi: non solo musica ma anche racconto, relazione col pubblico. Attività che è possibile realizzare presso la Comunità Luterana che è già un luogo di relazione spirituale e che, la musica, contribuisce ad amplifica maggiormente.
Gianluca: Quanto è importante, per le città e la cultura vi agisce, aprire questi luoghi normalmente destinati ad attività ecclesiastiche, ad iniziative così prestigiose e importanti?
Giancarlo: È molto importante e non solo per me. Il Mibact, ad esempio, concede concerti gratuiti, come questi del Festival, per i luoghi di culto e luoghi d’arte. Questo è un segnale importante perché restituisce il senso di una centralità spirituale alla musica nei luoghi dove, per secoli, i maggiori compositori nella storia (Händel, Bach, Scarlatti), erano al servizio della liturgia. La spiritualità è infatti componente essenziale per la musica e poterla eseguire in luogo spiritualmente pronto ad accoglierla è quanto di meglio potremmo desiderare.
Vi aspettiamo, quindi. A Sanremo, ma anche in una delle nostre 15 Comunità in Italia.
Link esterni per il programma del Festival.
Nota a piè di pagina
- Luther on Music: Paradigms of Praise, di Carl F. Schalk, Paperback, 1988.