La Chiesa evangelica luterana è radicata nella Chiesa Una, Apostolica, Santa e Universale, di cui è erede legittima e diretta. La sua storia comprende quindi anche l’epoca storica della Chiesa degli Apostoli fino alla Riforma stessa nel XVI secolo. L’azione di Martin Lutero non mirava a fondare una nuova chiesa, ma a riformare quella esistente. In linea di principio, Martin Lutero riconosceva come valide le tradizioni storiche della Chiesa; voleva solo abolire quelle che contrastavano con il messaggio del Vangelo. Ancora oggi, la liturgia, la teologia, la costituzione e l’arte testimoniano il ricco patrimonio di 2000 anni di storia del cristianesimo.
Tutti i credenti partecipano al sacerdozio di tutti i credenti.
Gesù Cristo è l’unico mediatore tra l’uomo e Dio. Attraverso di lui ogni credente ha un rapporto diretto con Dio. Attraverso il battesimo e la fede, tutti i credenti partecipano al sacerdozio dei credenti. Non esiste una differenza qualitativa essenziale tra i pastori e gli altri membri della Chiesa. L’unica differenza riguarda la funzione ed è di natura rappresentativa. Per questo motivo, i pastori vivono una vita “normale”: possono, ad esempio, sposarsi. Tutti gli altri esercitano il loro sacerdozio predicando il Vangelo in famiglia, nella cerchia di amici, nell’ambiente di lavoro e, in alcuni casi, in pubblico se la Chiesa li incarica come predicatori laici.
La Chiesa è l’assemblea dei credenti.
Non è il clero a formare la Chiesa, alla quale i credenti possono aderire o meno, ma tutti i credenti sono il corpo di Cristo e il popolo di Dio e quindi formano la Chiesa. I segni esteriori della Chiesa sono l’annuncio del Vangelo e l’amministrazione dei sacramenti, perché attraverso di essi lo Spirito fa crescere la fede in Gesù Cristo e i credenti formano la Chiesa. Solo questi due segni della Chiesa, Vangelo e sacramenti, sono dati da Dio e indispensabili. L’organizzazione della chiesa, i ministeri e i riti sono tradizioni umane che possono cambiare in epoche e culture diverse. Le chiese luterane hanno in genere vescovi e gerarchie, ma queste fanno parte di un processo democratico e sinodale.
La Chiesa evangelica luterana è una chiesa ecumenica.
La divisione della chiesa contrasta con il suo fondamento, cioè l’unica chiesa in Gesù Cristo. La Chiesa luterana si è sempre sentita chiamata all’ecumenismo, che per essa significa mettere Cristo al centro. L’obiettivo dell’ecumenismo non è quello di unire tutte le chiese in un’unica istituzione ecclesiastica, ma piuttosto il riconoscimento reciproco e una struttura di natura sinodale in cui le particolarità delle singole chiese coesistano e non siano motivo di divisione. Con le Chiese protestanti riformate, i luterani hanno ottenuto il pieno riconoscimento reciproco. Lo stesso vale per le chiese luterane in Scandinavia e per la Chiesa anglicana in Inghilterra. Con la Chiesa cattolica romana e le Chiese ortodosse siamo uniti dalla fede comune dei primi secoli. Purtroppo, dopo la Riforma, la Chiesa cattolica romana ha stabilito dei dogmi sul papato e sul ruolo della Chiesa che ci dividono. Queste difficoltà non esistono nel dialogo con le Chiese ortodosse, rispetto alle quali, tuttavia, occorre comprendere e superare il ruolo di divisione delle diverse tradizioni e culture.