Roma, 27 settembre 2024 – In un recente viaggio in Groenlandia, il presidente della Federazione Luterana Mondiale (LWF), il vescovo luterano Henrik Stubkjær, ha partecipato a una conferenza pastorale nella città di Ilulissat, sulla costa occidentale dell’isola. Questa visita ha offerto un’opportunità unica per esplorare le sfide e le prospettive della chiesa luterana in questa nazione artica.
La Groenlandia, l’isola più grande del mondo con una popolazione di soli 57.000 abitanti, è un territorio dove il luteranesimo è profondamente radicato: oltre il 90% della popolazione, infatti, appartenente alla chiesa luterana. Nonostante la sua vasta estensione, più dell’80% del territorio è coperto da ghiaccio. Un ambiente unico per la vita ma anche per la fede e pratica religiosa.
Durante la conferenza, guidata dal vescovo locale Paneeraq Munk, sono emersi temi cruciali per la chiesa groenlandese. Tra questi, la ricerca di una nuova identità mentre l’isola si muove verso l’indipendenza dalla Danimarca. Stubkjær ha sottolineato l’orgoglio e l’indipendenza del popolo groenlandese, evidenziando lo stretto legame tra chiesa e società in questo contesto di cambiamento.
Un aspetto significativo discusso durante la visita è stata la fusione tra l’identità luterana e le tradizioni Inuit. La chiesa sta cercando di integrare elementi culturali indigeni, come ad esempio l’uso dei tamburi nelle pratiche liturgiche e del culto. Un tema che, come tutti i cambiamenti, alimenta un certo dibattito all’interno della comunità religiosa.
La Groenlandia affronta sfide sociali significative, tra cui un alto tasso di suicidi, particolarmente tra coloro che provengono dai villaggi remoti. La chiesa sta lavorando per raggiungere queste comunità più vulnerabili, che cercano, con fatica, di adattarsi a uno stile di vita in rapida evoluzione.
Il cambiamento climatico rappresenta qui la sfida forse più significativa: alterando il ritmo e gli stili di vita tradizionali, richiede un adattamento significativo delle persone. Nonostante queste difficoltà, Stubkjær ha notato un atteggiamento positivo e accogliente tra i membri della chiesa.
La visita ha anche evidenziato l’importanza per la chiesa groenlandese di sentirsi connessa alla più ampia comunione luterana mondiale. Stubkjær ha presentato programmi della FLM e ha discusso di come rafforzare i legami con la federazione globale.
Lo scopo di queste visite non è soltanto quello di rafforzare dei legami concreti tra i luterani nel mondo ma anche offrire preziose opportunità di apprendimento reciproco. L’esser parte di una comunione globale non deve portarci a sottovalutare le particolarità di cui ogni Chiesa luterana è portatrice. Particolarità che si uniscono ad impegno comune, a sfide comuni nelle società che cambiamento e che testimoniano la vitalità dei luterani nei contesti dove si trovano ad agire.