Roma, 9 agosto 2023 – La Federazione Luterana Mondiale (LWF) interviene sugli eventi che hanno destabilizzato l’area del Sahel con il rovesciamento del presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum e insediando il generale Abdourahmane Tchiani come capo di stato.
A luglio l’esercito del Niger ha preso il potere, rovesciando il governo democraticamente eletto. E il presidente Mohamed Bazoum, insediando al suo posto il generale Abdourahmane Tchiani come capo di stato.
Il popolo del Niger e l’intera regione africana del Sahel – si legge nel comunicato – hanno bisogno di pace, stabilità e sicurezza. Chiediamo a tutte le parti esterne di astenersi dal seminare discordia e disordini. Il Niger ha bisogno di dialogo e diplomazia, non di armi e guerra.
La pace e la stabilità devono essere garantite e la democrazia ripristinata – continuano Musa e Burghardt – in modo da poter affrontare sfide urgenti come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare.
Glossario e approfondimenti Sahel, in arabo significa “bordo tra deserto e steppa”. Ormai da diversi decenni il termine indica un’unica vasta area africana, che si estende dal Senegal fino al Suda, che attraversa interessando porzioni più o meno estese di Senegal, Mauritania, Mali, Burkina, Niger, Nigeria, Ciad, Camerun, Suda, Etiopia ed Eritrea. La popolazione dell’area, benché fortemente aumentata nella seconda metà del 20° sec. (raggiungendo circa i 17 milioni), rimane poco densa, salvo che nelle parti più meridionali e dove è disponibile l’acqua. L’incremento demografico (e del bestiame), a ogni modo, è stato l’elemento che ha reso più drammatici gli effetti di una serie di crisi idriche che si sono succedute nel ventennio 1970-90). Nel 1973 un Comitato Interstatale per la Lotta contro la Siccità nel territorio (CILSS) che riunisce parte degli Stati già elencati (Senegal, Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad) e inoltre Capo Verde, Gambia e Guinea-Bissau, costituendo di fatto un 'Sahel. politico', corrisponde all'accezione oggi più largamente riconosciuta del termine. Il comunicato congiunto della LWF, qui (in inglese) e qui (in tedesco)