Cosa porta un pavese a Torre Annunziata?
Cresciuto a Pavia, la città sul Ticino dei Longobardi e delle splendide chiese romaniche in una delle quali è custodita la tomba di Sant’ Agostino, Alberto Rocchini (47 anni) sarà il nuovo pastore della Comunità luterana di Torre Annunziata.
Un vita, quella del neo pastore, che si intreccia, a 23 anni, con la Riforma protestante e l’adesione entusiasta alla confessione luterana.
Laureato in lettere, ha insegnato italiano a Bolzano, Vienna e Praga. In quest’ultima città ha studiato teologia, svolgendo il periodo di vicariato nella Chiesa evangelica dei fratelli boemi.
Torre Annunziata è tra le comunità luterane in Italia con una importante e significativa storia di presenza e radicamento territoriali tanto da rendere la figura pastorale una istituzione pubblica e riconoscibile.
Sarà qui che, domenica 25 settembre alle ore 17,00 in via Carminiello 13, Alberto Rocchini verrà insediato e ordinato pastore della comunità luterana.
Alla cura della comunità si affiancheranno le attività del Centro polivalente che ospita il centro anziani con più di 100 iscritti; il laboratorio di formazione drammaturgica “diffusioneteatro” che, in 40 anni di attività, ha preparato più di 4000 allievi alcuni dei quali hanno anche raggiunto alti livelli professionali.
La prospettiva, per il pastore Rocchini, è una vocazione rivolta anche ai giovani, con l’intento di rendere sempre più fruibile la sala studio della biblioteca comunitaria mediante una apposita app; oltre al consolidamento dei rapporti ecumenici con le chiese locali, battisti e cattolici innanzitutto; e la collaborazione nel servizio di cappellania presso l’Ospedale Evangelico di Napoli Villa Betania.
Una dimensione di impegno pieno in un territorio certo complesso ma anche molto vivace e ricco di esperienze che si intrecciano tra loro.
È quindi la fede, ed una scelta vocazionale importante che hanno permesso l’incontro tra un pavese e la città di Torre Annunziata.
All’insediamento, seguirà un rinfresco: siete tutti e tutte benvenuti.