Norimberga, 10 giugno 2023 – Si avvia alla conclusione la 38ma edizione del Kirchentag (ne abbiamo parlato qui, qui e qui).
Come sempre le ultime ore sono le più dense di attività e proposte. Come la partecipazione del Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Per Scholz il clima e la religione sono e saranno temi rilevati per plasmare il presente e soprattutto il futuro delle società.
Scholz ha dovuto affrontare non solo applausi al suo breve intervento, il primo di un cancelliere “a-confessionale”, ma anche diverse critiche.
L’inasprimento della legge sull’asilo deciso giovedì scorso, è stato presentato dal Cancelliere tedesco come una opportunità di solidarietà tra i Paesi dell’UE.
Tuttavia i partecipanti al Kirchentag, molti dei quali impegnate in favore dei rifugiati, non sempre hanno accolto con favore l’inasprimento delle misure europee sull’asilo. Diversi membri del pubblico hanno alzato cartelli con su scritto “Misericordia invece di Fortezza Europa”.
Ma è sull’invio delle armi all’Ucraina che la protesta del pubblico si fa più vivace. Negoziate, signor Scholz!, hanno urlato diversi partecipanti.
L’altra faccia del Kirchentag è però sulla piazza. Cioè tra le vie della città piene di persone ed anche di attività all’aperto: musica, performance, etc…
Tra le diverse iniziative il culto a cura dell’AI. Con la frase “Alexa, avvia il culto” i partecipanti al Kirchentag hanno potuto interagire con un culto curato dall’intelligenza artificiale. Il tutto dentro una Chiesa vera, San Paolo a Fürth,
I presenti hanno riso o mormorato nei diversi momenti del culto e ascoltando i testi preparati dall’IA, tuttavia l’esperienza di culto è stata palpabile. Senza che ciò fosse richiesto, i partecipanti si sono alzati in piedi per la confessione di fede e la benedizione. Ed hanno anche recitato preghiere e salmi. Almeno nella misura in cui riuscivano a seguire la velocità dell’IA. Per la benedizione, ci sono stati mormorii di fronte agli avatar dell’IA. Avatar raffigurati fino alla vita sempre con le braccia abbassate: “Mi sarei aspettato che alzasse le mani per la benedizione”, hanno spiegato i partecipanti.
Al culto è seguito un lavoro in gruppi e poi un dibattito tra potenzialità e inquietudini che una simile esperienza può prefigurare.
Tornando poi alla realtà, il pastore Georg Reider, nostro inviato speciale insieme al pastore Tobias Brendel, ha partecipato alla conferenza presso St. Sebald sul “costo della nostra economia”.
Le ingiustizie prodotte dall’attuale sistema economico chiedono soprattutto ai cristiani di pensare ad un altro modo di fare economia: più solidale, equo, condiviso.
A sera è tempo di smontare gli stand delle Organizzazioni partecipanti al Kirchentag. Così, mentre i ricordi recenti si mescolano insieme antiche e nuove amicizie; si rinnovano legami e alimenta la nostra riflessione di luterani italiani attorno alla domanda che ci accompagna: cosa porteremo con noi, in Italia, da questa esperienza?
Georg Reider ci offre una riflessione che è un tentativo di risposta. Le antiche chiese normalmente sono piuttosto poco frequentate durante l’anno. Almeno fino alle occasioni più importanti come Natale e Pasqua. Tuttavia durante il Kirchentag sono state sempre gremite.
Segno che, anche nelle inquietudini del tempo presente, le Chiese possono e forse debbono essere luoghi non estranei a quel che succede fuori. Dove le riflessioni critiche, difficili, le dissonanze che convivono nelle nostre società debbano trovare posto e, soprattutto, ascolto.
Non c’è né ci può essere una ricetta unica per affrontare e riuscire a reggere le crisi del tempo presente. Ciononostante il Kirchentag, con la pluralità che lo caratterizza rimane un esempio di come le Chiese protestanti possono aprirsi al presente per proiettarsi nel futuro.
Chissà se mai anche in Italia le Chiese protestanti, almeno quelle che si riconoscono nella FCEI, troveranno il modo ed il tempo per concedersi uno spazio simile
Jetzt ist die Zeit! Ora è il momento!
Glossario FCEI, acronimo che sta per Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) è una struttura aperta, al servizio di tutto l’evangelismo italiano. Al momento essa riunisce quasi tutte le denominazioni "storiche" del protestantesimo italiano e alcune chiese dell’area pentecostale-carismatica. Complessivamente, le chiese membro abbracciano una popolazione di circa 65.000 persone, corrispondente a circa il 20% dell’intera popolazione evangelica italiana. Nata a Milano il 5 novembre 1967, vide aderirvi in qualità di membri fondatori furono l'Unione cristiana evangelica battista (UCEBI), la chiesa valdese, la chiesa metodista, la chiesa luterana, la comunità ecumenica di Ispra-Varese (poi confluita nella chiesa luterana). Negli anni successivi hanno aderito alla Federazione l'Esercito della Salvezza, la Comunione di chiese libere, la Chiesa apostolica italiana e la comunità della St. Andrew's Churches of Scotland. Conformemente allo Statuto, partecipano alla Federazione in qualità di “osservatori” l'Unione delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (UICCA) e la Federazione delle chiese pentecostali (FCP); mentre la Chiesa cristiana di Rho (MI) è “membro aderente”. Nella CELI quindi convivono ben due soci fondatori della FCEI: la CELI, appunto, e la Comunità Ecumenica di Ispra-Varese. Approfondimenti Olaf Scholz al Kirchentag, qui (in tedesco). L’AI al culto, qui (in tedesco). Foto di copertina ©DEKT/Kirchentag