Roma, 7 novembre 2023 – (ELKI/VELKD) Nuova ondata di violenze verbali e fisiche a sfondo antisemita sgomenta la Germania.
Con l’escalation della guerra in Medio Oriente gli atti di violenza antisemita sono triplicati in Austria, Germania e Regno Unito.
Perciò la Conferenza episcopale della Chiesa Evangelica Luterana Unita in Germania ha espresso il proprio sgomento per quanto sta accadendo.
Nel comunicato diffuso in queste ore, i vescovi luterani esprimono preoccupazione per la concomitanza della cronaca con la storia.
I fatti di cronaca si stanno moltiplicando in Europa, e in Germania in particolare. Ciò spinge i vescovi luterani a sottolineare una questione ovvia: “la vita ebraica deve essere possibile in Germania senza alcuna preoccupazione“.
“È intollerabile – proseguono – che si gridino slogan antisemiti e si affiggano manifesti nel centro delle principali città tedesche. Che le sinagoghe, i cimiteri e i monumenti ebraici debbano essere protetti dalla polizia. Che i genitori ebrei abbiano paura di mandare i loro figli negli asili e nelle scuole“.
A firmare la nota diffusa, 16 membri del Conferenza, tra cui tutti i vescovi regionali delle sette chiese membro della VELKD.
“Il riferimento a Martin Lutero – prosegue la nota – ci obbliga a essere molto sensibili a qualsiasi trattamento irrispettoso della religione ebraica, dei suoi credenti, dei suoi luoghi sacri e dei suoi simboli. Le posizioni antigiudaiche di Lutero, che anche i nazionalsocialisti invocarono nel loro furore antisemita, sono per noi in massimo contrasto con la fede nell’unico Dio che si è rivelato nell’ebreo Gesù“.
Per questo motivo, i vescovi luterani ritengono di avere una responsabilità speciale “nel ricordare la terribile storia dei tedeschi nei loro rapporti con gli ebrei”. E di dover “promuovere uno spirito di amore verso il prossimo tra tutti gli uomini – un comandamento della Torah che Gesù sottolinea come il ‘comandamento più alto“.
La Conferenza episcopale ha voluto perciò invitare tutti coloro che vivono in Germania a contribuire a “trasformare la nazione dell’ex terrore nazista in un Paese di coesistenza pacifica e di rispetto reciproco e a preservarla come tale“.
In occasione del ricordo della “notte dei cristalli”, la Conferenza episcopale luterana “raccomanda i testi liturgici proposti nel nuovo ordinamento delle pericopi per il giorno della memoria dei pogrom di novembre”
La Conferenza episcopale luterana si riunirà a Ulm il prossimo 9 novembre – come preludio al Sinodo generale della VELKD, che si concluderà il 13 novembre congiuntamente col Sinodo della Chiesa evangelica in Germania (EKD), e all’Assemblea dell’Unione delle Chiese protestanti nella EKD (UEK).
Glossario e approfondimenti La Notte dei Cristalli (o pogrom di novembre), Kristallnacht in tedesco, si riferisce all’ondata di violenti pogrom antisemiti che ebbe luogo nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938. Questa ondata di violenza si propagò in tutta la Germania, nell’annessa Austria e nella regione dei Sudeti della Cecoslovacchia, da poco occupata dalle truppe tedesche. Pogrom, è un termine russo che significa “demolire o distruggere con atti violenti". La connotazione storica del termine si riferisce alle violente aggressioni contro gli Ebrei da parte delle popolazioni locali, avvenute nell’Impero Russo e in altre parti del mondo. Si pensa che il primo di questi attacchi ad essere chiamato pogrom sia stato il tumulto scoppiato contro gli Ebrei ad Odessa nel 1821. Successivamente, il termine "pogrom" divenne d'uso comune con i numerosi disordini antisemiti che scossero l'Ucraina a la Russia meridionale tra il 1881 e il 1884, a seguito dell'assassinio dello zar Alessandro II. In Germania e nell'Europa dell'est, durante il periodo dell'Olocausto, così come già durante l'epoca zarista, al tradizionale risentimento verso gli Ebrei dovuto all'antisemitismo religioso, si aggiunsero ragioni economiche, sociali e politiche che vennero usate come pretesto per i pogrom. Qui il comunicato stampa integrale della Conferenza episcopale luterana (in tedesco).