Roma, 15 gennaio 2024 – Sono le 18,01 e da 1 minuto sono scaduti i termini per la presentazione di progetti da parte di enti del terzo settore. Ma anche dal privato sociale, per ottenere un finanziamento da parte dell’otto per mille della CELI. Aperto il 1 dicembre scorso, più di un mese di tempo a disposizione delle Organizzazioni interessate.
Ringraziamento
La Chiesa Evangelica Luterana in Italia vuole innanzitutto ringraziare tutte le Organizzazioni, gli ETS, le Fondazioni, le ONLUS, che hanno partecipato al bando. La CELI è consapevole di quante speranze e aspettative vi siano dietro la compilazione di un modulo online, l’invio di documenti, qualche click. Azioni apparentemente fredde e meccaniche ma che, spesso, hanno visibilmente mostrato il frutto di un intenso lavoro di studio, ricerca, progettazione. Nella consapevolezza che dover selezionare pochi progetti sui tantissimi giunti, non fa in ogni caso venire meno il valore di ognuno di questi.
Count-down
Da domani la Commissione di valutazione, coordinata da Gianluca Fiusco, inizierà la valutazione dei progetti in regola con la fase istruttoria. I risultati – conferma Fiusco – verranno resi noti nelle prossime settimane. Nella consapevolezza che, in alcuni casi, i contributi richiesti sono determinanti ai fini dell’effettiva realizzabilità del progetto.
Diamo i numeri
Dal primo dicembre al 15 gennaio 2024, attraverso le procedure online previste dal bando, sono arrivate oltre 287 Istanze di Contribuzione (IdC). Un numero impressionante se si considera il budget complessivo messo a bando quest’anno, € 100.000,00. Un budget da suddividere per tre aree geografiche e per un numero relativamente contenuto di progetti.
A questo dato bisogna aggiungerne almeno un altro. Ovvero quello relativo agli Enti, Organizzazioni, Associazioni, Imprese sociali, etc…, con cui abbiamo interagito in queste settimane. Centinaia di persone, che abbiano presentato una IdC o meno, con cui ci siamo confrontati provando un approccio paritario, improntato all’ascolto, diaconale. Gli uffici della CELI, grazie al lavoro appassionato e instancabile delle dott.sse Conti e Cecere, ha provato a non lasciare indietro nessuno, nessuna.
Questo non significa aver detto sempre di si. Infatti diversi “no” e limiti sono stati posti: sempre nel rispetto del bando. Ma anche delle risorse che, attraverso l’otto per mille, gli italiani e le italiane ci affidano e di cui vogliamo avere cura fino all’ultimo centesimo.
Del resto, sottolinea Gianluca Fiusco, “queste risorse, che contengono anche i contributi di persone luterane, sono comunque il frutto della regolarità contributiva di migliaia di italiani e italiane. Farli tornare come impegno sociale, solidale, culturale e umano, nelle realtà locali è un modo per rendere concreta la parola condivisione“.
Facciamo i conti
Particolare attenzione verrà posta ai progetti piccoli. A quelle realtà normalmente escluse dai bandi. Ed è questo un altro aspetto importante del bando della CELI: l’aver rappresentato per molte Organizzazioni una speranza per poter dare vita a progetti significativi per le realtà interne, quartieri e zone marginali del Paese.
L’impegno della CELI è stato duplice e faticoso. Da un lato rivedere i propri bilanci per mettere da parte il budget per questo primo bando. Un primo passo necessario e tutto interno che ha come conseguenza la consapevolezza della condivisione delle risorse non solo per le Comunità della CELI ma anche per soggetti esterni pure importanti nei territori e nelle azioni dove noi come luterani non possiamo essere presenti. Dall’altro stabilire in quali priorità e temi il nostro essere luterani può riconoscersi.
Ambiente, giovani, musica, cultura, discriminazioni di genere, tutte aree cui abbiamo voluto dare massima priorità e visibilità.
A partire dal territorio italiano in cui centinaia di associazioni vivono, impegnandosi, e spesso dovendo fare i conti con i bisogni concreti e reali delle persone, avendo a disposizione risorse sempre più esigue per intervenire.
L’ape ed il bottone di rosa
Spesso in queste settimane di frenetico lavoro, anche nei giorni delle festività appena trascorse, ci siamo ritrovati nella famosa poesia di Trilussa.
Consapevoli delle limitate risorse ma anche certi che questo primo passo può rappresentare l’inizio di un percorso virtuoso: di diaologo, confronto e collaborazione nei territori e con la CELI.
Ci siamo presi cura, con attenzione, di tutte le Organizzazioni che si sono affidate e fidate di noi. Non potremo sostenerle tutte, per ragioni oggettive.
E tuttavia si sottolinea l’importanza che ognuna di queste Organizzazioni ha avuto ed avrà nel percorso che la CELI ha intrapreso.
Le valutazioni che porteranno a riconoscere un finanziamento e, quindi, ad escluderne altri, si fonderanno certo nel merito e anche nella rispondenza dei progetti alle sensibilità che la CELI testimonia nella società italiana.
In ogni caso l’insieme della partecipazione ha confermato la volontà di dialogo che la società italiana, quella che si espone, impegnata, capace di visione del futuro e di risposte sul presente, vuole avere con la Chiesa Evangelica Luterana in Italia.
La tenda di Isaia
Ed è per questo che, insieme al supporto che daremo, anche quel che non potremo fare oggi rimane comunque un dato prezioso su cui ragionare per allargare, come ci esorta il profeta Isaia, il “luogo della nostra tenda”.