Roma, 22 maggio 2023 (English text) – Si è tenuta nei giorni scorsi, a Nairobi in Kenya, la pre-assemblea regionale delle Chiese Luterane. L’iniziativa in vista della tredicesima assemblea della Federazione Luterana Mondiale che si terrà dal 13 al 19 settembre 2023 a Cracovia, in Polonia.
“Conflitti e insicurezza, crisi climatica e riduzione dello spazio civico nelle società africane. Queste alcune delle crisi evidenziate dal presidente della Federazione luterana mondiale (LWF) e leader della Chiesa luterana di Cristo in Nigeria (LCCN), l’arcivescovo Dr Panti Filibus Musa.
Le Chiese Luterane africane hanno anche espresso preoccupazione per il fatto che “lo spazio democratico e civile in molti Paesi africani si sta riducendo drasticamente”.
Musa ha anche rilevato l’aumento della violenza sessuale e della violenza domestica. Ed ha invitato le Chiese a lavorare per la giustizia di genere attraverso la trasformazione delle società.
Le Chiese Luterane in Africa si sono interrogate su governance, sviluppo economico, istruzione, sanità, uguaglianza di genere e benessere sociale delle famiglie e stato delle infrastrutture. Temi che aggravano le sfide esistenti in molte nazioni africane.
Riflettendo sulla tredicesima assemblea di Cracovia, “Un solo corpo, un solo spirito, una sola speranza“, è stata sottolineata l’unità e l’interconnessione della Chiesa in un mondo segnato dalla divisione e dalla violenza.
Per affrontare i conflitti, sia nella Chiesa che nella società, è perciò fondamentale concentrarsi sulla nostra “identità condivisa come figli del corpo di Cristo”. Questa identità “ci permette di servire coloro che sono nel bisogno”.
Il tema dell’Assemblea, ha sottolineato Musa, dà speranza alla regione africana. Ci “aiuta a ricordare con forza l’unità, la cooperazione e la speranza nella vita della Chiesa di oggi”.
Il leader della LWF ha affermato che “in Africa sono stati compiuti atti violenti in nome della religione, compreso il cristianesimo“. Oltre ad un uso improprio dei testi biblici, la discriminazione tribale rimane tra le cause di violenza e insicurezza in Africa.
La sfida per le Chiese, quindi, è cercare “di promuovere risposte non violente alla violenza“.
Per Khulekani Sizwe Magwaza, del Consiglio della LWF della Chiesa evangelica luterana dell’Africa meridionale, e Micah Maro Maua della Chiesa evangelica luterana del Kenya l’urgenza della crisi climatica invita la Chiesa a creare maggiori opportunità per i giovani di partecipare al lavoro di advocacy per la giustizia climatica.
I giovani sono coloro cui l’emergenza climatica condizionerà più di oggi le esistenze. Lo sviluppo dinamico biologico, psicosociale e cognitivo delle giovani generazioni è messo a rischio dal cambiamento climatico: perciò devono essere in prima linea nel sostenere e lavorare per la giustizia climatica.
Maua ha affermato che “la crisi climatica in Africa è multidimensionale, con fattori socio-economici, politici e ambientali che si intersecano“. Ha avvertito che “i settori chiave dello sviluppo hanno già subito diffuse perdite e danni“. Serve quindi un impegno più proattivo della Chiesa e delle sue organizzazioni nel sostenere e intervenire per la giustizia climatica in Africa.
Per Isaiah Toroitich, responsabile advocacy della LWF, e Christine Mangale, dell’Ufficio luterano per la comunità mondiale (LOWC), l’importanza dell’advocacy nell’affrontare queste priorità regionali è essenziale. Toroitich ha evidenziato come le Chiese africane abbiano affrontato diverse sfide in materia di diritti umani. Invitandole a proseguire questo lavoro impegnandosi con gli attori internazionali e locali per proporre soluzioni sostenibili.
Mangale, da parte sua, ha incoraggiato le Chiese membro della LWF in Africa a sfruttare gli uffici globali per trovare soluzioni che siano in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e che possano servire le comunità fornendo migliori standard di vita per tutti.
Fonte: Federazione Luterana Mondiale, articolo qui (in inglese). Photo ©LWF