Roma, 20 luglio 2023 – Ci sono anche le conseguenze, brutali e drammatiche, del colonialismo tra i racconti della mostra “Lutero ed il mondo” inaugurata al Luther Museum di Amsterdam.
Una panoramica sulla storia dei luterani olandesi, dell’influenza che hanno avuto nella diffusione della religione luterana nel mondo. Ma anche delle conseguenze del colonialismo, legate alla drammatica tragedia della schiavitù.
Uno sguardo, quindi, sulla storia fin dalla fondazione della Chiesa luterana ad Amsterdam (1588), e sul ruolo dei luterani olandesi nella fondazione di nuove chiese in tutti i continenti.
La mostra racconta anche curiosità interessanti. Come le lotte dei luterani olandesi per avere un proprio pastore nella colonia di New Amsterdam, oggi New York, tra il 1626 ed il 1664.
Ma anche la vicenda del Suriname nel XVIII secolo. Colonia olandese, la Chiesa luterana gestiva una piantagione con lo sfruttamento degli schiavi. Una pratica disumana che venne abolita solo nel 1853. Un tema certo doloroso, affrontato con un focus sui maggiori commercianti di schiavi di Amsterdam ed il ruolo della missione luterana nelle isole Batu (Indonesia).
Ed ancora la storia dei missionari luterani olandesi inviati nelle indie del XIX. Del loro impegno per l’alfabetizzazione delle popolazioni, fino al contributo dato per la fondazione della Federazione nel XX secolo.
Oggi i luterani dei Paesi Bassi sostengono le Chiese membro della LWF in tutto il mondo in molti modi. In questo ambito viene presentato il progetto di contrasto alla violenza domestica in Brasile. Oltre al supporto dei giovani che si battono per la giustizia climatica.
Per Inge Weustink, curatrice della mostra,”in generale, le persone sono molto interessate alla complicata storia coloniale della Chiesa luterana”.
“Finora i nostri visitatori – ha sottolineato Weustink – hanno accolto con favore il fatto che il museo affronti temi difficili come la schiavitù e la missione come parte della nostra storia luterana”.
Ciò che ha sorpreso i visitatori è che i luterani olandesi, una chiesa tutto sommato piccola, siano parte della LWF. Una comunione che rappresenta più di 77 milioni di luterani in tutto il mondo. Grazie anche a questa appartenenza è possibile non solo il superamento degli aspetti più controversi della storia dei luterani olandesi, quanto di agire oggi in favore di una comunione riconciliata.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 24 settembre prossimo.
Glossario Schiavitù, condizione di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario. Con la scoperta delle Americhe lo schiavismo, pure praticato nel passato da diverse popolazioni non solo europee, divenne uno strumento di sfruttamento agricolo delle colonie. In particolare la mano d’opera europea era reclutata con vari mezzi (la servitù temporanea o la deportazione dei condannati). Lo sfruttamento degli Amerindi venne ostacolato da una parte dagli stessi Amerindi, che mal si adattavano al lavoro eccessivamente gravoso nelle piantagioni e nelle miniere, dall’altra dai missionari, che chiedevano trattamenti più umani per le popolazioni native. Con le leggi di Burgos (1512-13) si tentò di limitare la progressiva riduzione in schiavitù degli Amerindi. Tuttavia la crescente richiesta di mano d’opera e il progressivo decrescere della popolazione autoctona, portò alla sostituzione degli indigeni americani, gli amerindi appunto, con schiavi africani. Così le potenze coloniali inaugurarono la “tratta dei neri” in Portogallo e Spagna e da questi territori alle “nuove terre” d’America. A questo schiavismo, di cui si ha notizia fin dal 1502, si unì quello delle altre potenze: Francia, Inghilterra, Olanda. Per approfondire: Articolo della LWF sulla mostra, qui (in inglese). Informazioni sulla mostra, qui (in inglese) e qui (in tedesco). Photo, ©Luther Museum Amsterdam