Roma, 9 maggio 2024 – Lo sapevate che se non firmate la dichiarazione dei redditi i soldi delle vostre tasse vengono comunque usati nella ripartizione dei fondi otto per mille? Ma, allora, la quota dell’otto per mille aumenta le tasse dei contribuenti? E a chi vanno questi soldi?
A queste e molte altre domande prova a rispondere la campagna otto per mille luterano. L’iniziativa, identificata con gli hashtag #ottopermilleluterano e #siamosale, è della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, tra i diversi soggetti cui è possibile destinare il proprio otto per mille.
Prima di tutto, l’ascolto
La Chiesa luterana si è posta all’ascolto della società. Nella consapevolezza che il meccanismo dell’otto per mille è spesso ignorato o, talvolta, percepito come un sistema poco comprensibile che perciò genera nelle persone molti sospetti e critiche.
Negli ultimi anni, complici i cambiamenti tecnologici che hanno influito e stanno influendo sulle procedure amministrative e la compilazione delle dichiarazioni, anche l’otto per mille rischia di affrontare una “mutazione genetica” della sua stessa natura.
Uno sguardo ai dati
Come evidenzia il Dipartimento delle Finanze del MEF (Ministero Economia e Finanze), negli ultimi anni le quote espresse, cioè le dichiarazioni sulle quali è stata effettuata una scelta di destinazione dell’otto per mille, rappresentano appena il 40%. E si tratta di una tendenza in diminuzione.
Ciò significa che la gran parte dei cittadini e delle cittadine, nelle loro dichiarazioni dei redditi (precompilate, uniche, etc…), non esprimono alcuna scelta sulla destinazione dell’otto per mille. Eppure si tratta di quote rilevanti delle tasse di tutti e tutte noi.
Convinzioni e realtà
Forse si è convinti che non firmando questi soldi non andranno a nessuno oppure solamente allo Stato. Tuttavia non è affatto così.
Infatti le quote non espresse, che nel 2021 hanno sfiorato il 60%, vengono comunque ripartite tra tutti i soggetti che concorrono all’otto per mille. Con una piccola ma significativa particolarità: questa ripartizione è proporzionale alle quote espresse.
Ciò significa che chi ha ricevuto più firme in relazione alle quote espresse, ottiene anche la maggior parte delle quote non espresse.
Questi i numeri: su oltre 41 milioni di contribuenti in Italia, ben 24 milioni non effettuano alcuna scelta. E poco più di 16 milioni, invece, firmano la loro dichiarazione dei redditi.
Una scelta che condiziona chi non sceglie
Come anche in altre situazioni, la scelta di una minoranza seppure significativa di persone, determina conseguenze per l’uso di una parte delle tasse di tutti e tutte.
Non è compito nostro esprimere una valutazione su un tema che è tanto complesso quanto discusso. Tuttavia, ed è lo scopo della campagna della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, abbiamo ritenuto corretto, mentre diciamo come noi usiamo i fondi dell’otto per mille, parallelamente informare su come funziona l’otto per mille. Nella convinzione siano conoscenza e trasparenza a formare una maggiore consapevolezza dei cittadini e delle cittadine.
Una scelta consapevole
Ed ecco perché scegliere per l’otto per mille luterano significa compiere una scelta consapevole: dei meccanismi di funzionamento dell’otto per mille; di come questi fondi, nel nostro caso, verranno realmente e concretamente usati.
Così, guidati dalla parola del Vangelo di Matteo, perché comunque siamo una Chiesa e non vogliamo né ignorarlo e neppure tacerlo, abbiamo scelto #siamosale come titolo della nostra campagna otto per mille.
Voi siete il sale della terra, dice Gesù. Ed in questa indicazione c’è anche l’avvertimento a rendersi conto di ciò che significa essere sale e quali responsabilità ne derivano.
Il sale, infatti, ha caratteristiche uniche, proprio come uniche sono le persone. Caratteristiche chimiche, strutturali, fisiche che rendono ogni granello un capolavoro della natura e conferiscono al sale la particolarità di poter essere usato per scopi molto diversi tra loro.
Come il sale
Il sale dona sapore. Conserva gli alimenti, li preserva cioè dal veloce deperimento. Il sale profuma gli ambienti, dona colore e riverbera la luce. Il sale è senso della misura: ne serve il giusto. Ed è anche natura: dalle miniere o dalle saline, ogni granello è un concentrato di millenni e di natura. Perciò il sale è ricerca e studio, osservazione e tradizione: fin dalla sua scoperta ad oggi il sale ha cambiato la vita delle persone.
E come il sale, ogni firma che viene donata alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia produce molto frutto perché è la conseguenza di una scelta. Una scelta fatta di ricerca, osservazione, tradizione, che vuol dare sapore alla società.
In concreto
Infatti, grazie alle firme di migliaia di italiani e italiane, i luterani della CELI operano con gesti e iniziative concrete per tradurre queste scelte in “granelli” che portano sapore nelle vite di molti.
Attraverso la cultura, la musica, la cura del creato e le iniziative sociali in favore dei giovani. Ma anche con iniziative di sostegno ad altre Organizzazioni sociali che, da sole, rischierebbero di scomparire. Nella chiara responsabilità che abbiamo e vogliamo avere su ogni singola firma che viene a noi riconosciuta. Consapevoli che, in Italia, sono oltre 360 mila le Organizzazioni attive nel non-profit, con più di 4 milioni di persone impegnate volontariamente in attività sociali, culturali, di promozione sociale o ricreative.
Dare una mano, quindi, per noi significa agire perché tutte le voci siano riconosciute e le differenze trovino accoglienza e spazio.
Perciò è importante l’impegno di tutti e tutte: un impegno di informazione, di consapevolezza e di decisione. Un impegno che potete sostenere condividendo la nostra campagna, i materiali di diffusione che trovate qui (drive) perché, come recita la nostra campagna, ognuno e ognuna sia nella condizioni di fare la propria parte!