Il 18 aprile 2015 ha avuto luogo nelle acque del mare mediterraneo il più grande incidente marittimo dal dopoguerra nel quale si stima abbiano perso la vita più di 1000 persone. 676 corpi sono stati recuperati, due terzi dei naufraghi erano ragazzi tra i 20 e i 30 anni, un terzo minori tra i 15 e i 17.
Di fronte a questa tragedia le nostre chiese hanno sentito il dovere di incrementare l’impegno in favore delle persone immigrate, individuando proprio nei neo maggiorenni, arrivati in Italia come minori stranieri non accompagnati, e nei giovani soli la fascia meno tutelata dall’accoglienza istituzionale.
Granello di Senape nasce dunque come terza accoglienza per giovani adulti dotati di documenti e permesso di soggiorno, ma non ancora autosufficienti dal punto di vista psicologico, emotivo e formativo (lavoro o studio) al fine di accompagnare un loro pieno e positivo inserimento nel tessuto sociale fino all’autosufficienza.
Granello di Senape è anche un progetto che accompagna e assiste un numero più ampio di persone migranti e immigrate rispetto ai soli residenti, avvalendosi di figure professionali volontarie e di un lavoro di messa in rete di servizi presenti nel territorio e di organizzazioni già operanti in città.