Comunità Evangelica Luterana di Roma
Progetto orsacchiotto
Quelle che si presentano in comunità sono donne dell’Africa del Nord o dell’Africa Centrale che vivono a Roma da circa due o tre anni. Nel corso del 2015 si sono presentate sempre più donne giovani provenienti dalla Libia e dall’Afghanistan. Non sa di tutte per quale via esse siano giunte in Italia. Alcune sono rifugiate, altre sono alla ricerca di un futuro migliore. Nessuna di queste mamme ha trovato sinora lavoro o un luogo di residenza confortabile. Ciò è dovuto anche al fatto che dopo diversi anni di permanenza in Italia non parlano italiano. La maggior parte di loro vive insieme ad altre donne in piccoli alloggi nella periferia della città. Molte non hanno marito oppure questo è rimasto in Africa. I volontari della comunità si sforzano di aiutare queste donne anche con consigli pratici, oltre che con i pannolini e i vestiti. E’ molto importante che i bambini frequentino quanto prima l’asilo nido e che imparino sin da piccoli a parlare l’italiano e ad adattarsi allo stile di vita italiano.
Colazione dei poveri
La “Colazione dei Poveri” è un progetto della comunità luterana di Roma da quasi 20 anni. Due mercoledì al mese, di mattina e senza interruzioni tranne la pausa ad agosto, i volontari della comunità s’impegnano in questo progetto. Una di loro ci spiega: “La maggior parte dei nostri assistiti viene qui da anni. Tanti di loro sono bravissime persone alle prese con una vita piena di troppe difficoltà. Vengono qua per una bevanda calda, un cornetto e un piccolissimo sostegno economico. Qualche volta, magari in prossimità delle feste, riusciamo a dare loro anche un piccolo pacco dono con beni di primissima necessità. Ma accade di rado. Perché vorremmo fare di più, ma non ci riusciamo”.
Viene dato un sostegno anche a quegli anziani che necessitano di medicine e che con i tagli alla spesa sanitaria, non riescono ad acquistare. Un problema per chi deve assumere farmaci fondamentali per la salute. Così, a fronte della presentazione di una ricetta medica, i volontari compilano un modulo che i più bisognosi presenteranno a una farmacia con cui la comunità ha un accordo: i medicinali vengono consegnati ai bisognosi mentre la comunità ne copre i costi.
Il pastore spiega il senso della Colazione dei Poveri: “Come comunità, non siamo e non vogliamo essere un’isola. Accogliamo persone che hanno bisogno, con tutto il nostro impegno, con senso di responsabilità. E credo che questo abbia ancora più valore perché lo facciamo all’interno di un quartiere benestante. Abbiamo così coinvolto un paio di esercenti della zona che ci vendono i cornetti a prezzo di costo, rinunciando al guadagno. Altri ci danno qualcosa per i nostri poveri in occasione delle feste. Ma la nostra colazione, oltre che a “nutrire” il corpo di queste persone, vuole nutrirne l’anima con un sentimento sincero di accoglienza e, spesso, d’amicizia da parte dei nostri volontari”.