Roma, 20 settembre 2024 – Hana Kirreh, attivista per la pace e il sostegno alle vittime, offre una testimonianza sulla situazione a Gaza: “L’attuale aggressione a Gaza ha causato una grave crisi umanitaria, colpendo principalmente i civili, in particolare donne, bambini e anziani. La densità della popolazione rende i civili vulnerabili sia ai bombardamenti diretti che alle conseguenze indirette, come la mancanza di servizi essenziali.
Le donne e i bambini subiscono un impatto sproporzionato:
- Sono le principali vittime di bombardamenti e operazioni militari.
- L’accesso all’assistenza sanitaria e agli aiuti umanitari è estremamente limitato.
- Il trauma psicologico ha effetti duraturi, specialmente sui bambini.
- L’istruzione è interrotta, con scuole trasformate in rifugi inadeguati.
- Le difficoltà economiche si aggravano, aumentando povertà e disoccupazione.
- Lo sfollamento espone le famiglie a ulteriori rischi per la salute e la sicurezza.
- La violenza di genere e domestica aumenta in queste condizioni.
- Gli aiuti internazionali sono ostacolati dalle ostilità in corso.
È urgente un intervento umanitario e un approccio multidisciplinare per proteggere i civili e affrontare le cause del conflitto. La priorità deve essere un cessate il fuoco immediato.
Secondo l’ONU, al 6 maggio, 34.735 persone sarebbero state uccise a Gaza, inclusi oltre 9.500 donne e 14.500 bambini.
Preghiamo insieme
Abbi pietà, Signore.
C’è guerra e morte, i bambini e le bambine piangono.
Gesù, tu che hai detto “lasciate che i bambini vengano a me”, ecco i bambini e le
bambine di Gaza, di Rafah e di Israele: essi sono schiacciati dai capi della guerra dal
punto di vista fisico e psicologico.
Abbi pietà dei piccoli, Signore, delle loro grida e agonia.
Ascolta le nostre preghiere.
Dio onnipotente, mostraci la via, donaci luce e salvezza. Abbi pietà, Signore. Amen!