Roma, 22 settembre 2024 – Un rapporto della Banca Mondiale di inizio aprile 2024 ha stimato i danni alle infrastrutture critiche di Gaza causati dalla guerra di Israele a 18,5 miliardi di dollari. Sono state distrutte 370.000 unità abitative e altre 370.000 danneggiate, lasciando oltre un milione di palestinesi senza casa. La ricostruzione, se iniziata immediatamente, costerebbe 40 miliardi di dollari e durerebbe fino al 2040.
Secondo un rapporto ONU del luglio 2024, la bonifica di Gaza da circa 40 milioni di tonnellate di materiale bellico e macerie richiederà 15 anni e costerà tra 500 e 600 milioni di dollari. Un programma triennale per ricollocare centinaia di migliaia di palestinesi sfollati costerà 2-3 miliardi di dollari.
Il 50% delle strutture agricole e il 9% delle proprietà commerciali sono state distrutte. Il 90% delle strutture sanitarie sono danneggiate o distrutte, con solo 10 ospedali su 36 appena funzionanti. La crisi sanitaria è aggravata dalla mancanza di acqua pulita, forniture mediche ed elettricità.
Tutte le scuole e le 12 università di Gaza sono state distrutte o trasformate in rifugi. Le infrastrutture critiche hanno subito danni ingenti, lasciando 2 milioni di persone senza servizi essenziali.
L’attività economica è quasi completamente ferma. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro stima la perdita di 200.000 posti di lavoro (90% della forza lavoro pre-conflitto) e una diminuzione dell’80% del PIL. Il Programma ONU per lo sviluppo calcola una regressione di 40 anni nell’indice di sviluppo di Gaza.
La ricostruzione di Gaza richiederà il più grande sforzo post-bellico dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, con costi fino a 50 miliardi di dollari. La situazione umanitaria è aggravata dalle restrizioni sugli aiuti in entrata.
Un milione di bambini necessiterà di assistenza psichiatrica e supporto sanitario. La ricostruzione richiede accesso illimitato alla Striscia e facilitazioni per gli aiuti urgenti. Il Consiglio ecumenico delle Chiese sottolinea la necessità di un cessate il fuoco immediato e di roadmap per la costruzione di una pace duratura.
Preghiamo insieme
Abbi misericordia, Signore.
Oggi è come la Pentecoste; il giorno dello Spirito Santo, lo Spirito di Dio tra il popolo.
È il giorno in cui la chiesa è nata, e gli esseri umani sono nati di nuovo.
La striscia di Gaza, Rafah e Israele, hanno bisogno di una nuova nascita.
Invia lo Spirito Santo, o Dio, rinnova la vita lì a Gaza, in mezzo alle macerie. Signore, tu sei onnipotente e onnipresente, Ti preghiamo, Signore, fai risorgere la
Palestina dalle macerie e dalla distruzione causata dall’uomo e restituisci a
palestinesi ed israeliano la speranza di una vita serena, armoniosa e colma di fede.
Ti preghiamo, Signore, guarda la nostra situazione.
Dal cielo, ti preghiamo, guarda la crudeltà dell’umanità e l’indifferenza di chi non si
sente coinvolto.
Ti preghiamo, fa’ finire l’indifferenza e la crudeltà, guidaci lungo la strada che
permette alla pace di prevalere nei cuori e nelle menti.
Signore, abbi pietà. Amen!