Roma, 4 ottobre 2022 – Nata dalla spinta creatrice e innovatrice della compianta Luciana Renzetti, riprende anche quest’anno a Napoli, per iniziativa della Chiesa Evangelica Luterana di via Carlo Poerio, la XXVI edizione de “I concerti d’autunno”.
L’impegno musicale della Comunità Luterana di Napoli nasce e si sviluppa nel quadro più ampio delle iniziative culturali “Musica e cultura a piazza dei Martiri” fin dal 1996.
La lungimiranza del Consiglio di Chiesa napoletano che, cercando forme e modi di far conoscere il proprio impegno e la propria testimonianza nel territorio partenopeo, affidò alla genialità di Luciana Renzetti, artista, pittrice, arazzista e scenografa, quella che, all’epoca, fu felice intuizione.
Abituata a frequentare ambienti teatrali, culturali, musicali, Luciana Renzetti, diede perciò una impronta cosmopolita alle nascenti attività culturali della Comunità Luterana che si aggiunsero alle altre iniziative di carattere istituzionale e sociale sul territorio.
L’obiettivo, raggiunto con determinazione e impegno, era quello di aprire le porte della chiesa ad un pubblico che non sapeva chi fossero i luterani e cosa facessero.
Parola e Musica, temi inscindibili nell’esperienza e nell’impegno di Martin Lutero, non potevano quindi che corroborare la volontà del Consiglio di Chiesa nel rendere riconoscibile e perciò identificabile l’impegno luterano a Napoli.
Le attività, quindi, non si limitano alla stagione concertistica che si aprirà il prossimo 5 ottobre con i CamPet Singers diretti da Carlo Forni, e si articolerà per oltre 10 appuntamenti fino al 7 dicembre; né al pure ricco programma che alterna proposte legate sia al repertorio classico, pop, folklorico di grande qualità e prestigio.
Il 30 novembre, infatti, sarà anche occasione per la XXIV edizione del concorso letterario nazionale “Una piazza, un racconto” con la lettura dei racconti selezionati quali vincitori della manifestazione da parte di Corrado Oddi, e gli interventi musicali di Gabriele Pezone.
Il Concorso letterario può inoltre vantare, nel tempo, la partecipazione come membri della giuria significative collaborazioni quali: editori, il direttore della Biblioteca Nazionale, giornalisti e docenti. Oltre al coinvolgimento, negli anni, di orchestre giovanili che si ispirano al sistema Apreu quali l’orchestra giovanile di Avezzano, Orchestra dei Quartieri Spagnoli di Napoli, l’orchestra giovanile dello Stretto “V. Leotta” di Reggo Calabria, l’orchestra giovanile della Diocesi dei Marsi, a Celano, oltre ai “I Flauti di Toscanini” di Avezzano.
E tuttavia, l’originalità dell’esperienza napoletana, resa possibile grazie al contributo dell’otto per mille luterano, rimane la spinta creativa e di avanguardia, dell’apertura a quel che c’è fuori dalla Chiesa, alla costruzione di ponti nuovi, fatti di musica, arte, crescita culturale aperta e diffusa.
Una concreta testimonianza di impegno sociale agito con strumenti nuovi, fuor dal recinto dell’assistenza e nel mare aperto dell’incontro e della condivisione.