Roma, 11 novembre 2022 – Il 25 novembre prossimo sarà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Uno ogni tre giorni. Questo il dato, terribile, che, in Italia, il Viminale ha diffuso già dallo scorso agosto e che vede i femminicidi in aumento rispetto ai 12 mesi precedenti. Ben il 39,2% delle vittime di omicidio volontario.
Tuttavia rimane sempre molto difficile affrontare adeguatamente questo come anche altri temi se si rimane soltanto nella stretta prospettiva dei numeri.
Perché le percentuali, i numeri appunto, già elevati e inaccettabili, non raccontano le storie di queste donne e di tutte le altre che, pur non rientrando dentro queste statistiche, vivono esistenze di violenza, discriminazione, sottomissione.
La Federazione Luterana Mondiale, con un proprio comunicato, ha incoraggiato le Chiese membro non solo ad “aderire alla Campagna dei 16 giorni per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze”.
Ma adoperarsi per “ispirare l’azione per prevenire e rispondere alla violenza di genere quando e dove si verifica”.
La lunga storia di impegno della FLM su questo tema, con incontri, eventi e attività concrete per il contrasto efficace alla violenza di genere, si rinnova quindi in sintonia con il tema della campagna di quest’anno che è: “Unitevi! Attivismo per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze”.
Porre l’accento sulle donne e le ragazze, ovvero la maggioranza di coloro che subiscono violenza di genere, non è semplicemente una scelta di inclusione e linguistica. Ma per ricordarsi che non vi è piena emancipazione e solidarietà se questa non diventa concreta e non si estende anche verso le giovani generazioni che, in alcuni Paesi, di più risentono di violenza e abusi.
La Rete delle Donne Luterane, è infatti già al lavoro perché il tema della violenza contro le donne non viva solamente di attenzione limitata ad un periodo dell’anno. Né sia ascrivibile solo ad un tema di donne per le donne. Ecco perché ha anche organizzato, oltre alle diverse attività nei territori durante le prossime settimane, il proprio convegno già a febbraio 2023, a Firenze a partire dalla “potenza della voce delle donne” per prendersi cura di sé e del creato.
Il periodo dal 25 novembre al 10 dicembre, quindi, non è soltanto un tempo per fare memoria, ma un processo di impegno che può essere inizio, prosecuzione o un nuovo impulso per riprendere efficacemente l’azione delle Chiese affinché il livello di attenzione sia sempre alto.
(Dossier Viminale: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2022-08/dossier_ferragosto_2022.pdf)